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![]() Il racconto d'inverno
“Il racconto d'inverno”, titolo shakespeariano mai rappresentato in città, è uno spettacolo ricco di umori, attraversato da continui colpi di teatro, piacevole e pieno di immaginazione che si è rivelato uno degli spettacoli più fortunati della scorsa stagione. Una fiaba giocata in una cornice scenografica di candide ed eleganti geometrie che in cinque atti ci conduce dalle atmosfere di grande tensione emotiva della prima parte, attraverso un quarto atto intriso di comicità solare, verso un finale che riconcilia con la vita. Una commedia romanzesca, tra le ultime scritte dall'autore, un "Romeo e Giulietta a lieto fine", dove i figli sono i protagonisti di un percorso di trasformazione "che attraversa le generazioni e il ciclo del tempo". Da raccomandare a chi ama la poesia di Shakespeare e vuole conoscere anche i testi meno rappresentati. “'Winter's tale' è uno di quei Romance, cioè commedie romanzesche, che fanno corona a un indiscusso capolavoro come 'La Tempesta' e che rispecchia un momento di già matura, malinconica riflessione sulla vita. Ci si imbatte in esso, in vicende favolose nelle quali, incontrando all'improvviso straordinari personaggi (Paolina, Autolico, Camillo), molto si viaggia per luoghi immaginari, ma dove soprattutto si compiono itinerari dell'anima, attraverso l'errore e il dolore. E il caso qui di Leonte, re di una ipotetica Sicilia, che per la sua folle gelosia condanna a morte la moglie Ermione e la figlia Perdita e, trascorsi sedici anni, se le vedrà restituite ben vive e potrà assistere, riconciliandosi col creduto rivale, Polissene, il re di Boemia, alle nozze tra il figlio di costui, Florizel, e la propria creatura: evento che conclude in letizia un fitto groviglio di peripezie... Da tempo non vedevamo uno spettacolo così piacevole, ricco di immaginazione, perché il tono impresso è quello della fiaba....Più che convincente Bruni nel rovello della gelosia di Leonte, mentre De Capitani è un Polissene cui è permessa qualche stravaganza. Ma anche tutti gli altri concorrono felicemente a dar vita alla gran festa teatrale, con una lode particolare alla giovanissima Camilla Semino Favro, che reca a Perdita una freschezza primaverile.” (Domenico Rigotti, "Avvenire"). “E infatti, in questa tragicommedia che mescola alto e basso, farsa e idillio, nobile e popolare, comico e tragico, niente è come sembra... Sulla scena, concepita come spazio capace di mutare dall'ambientazione favolistica all'operetta anni '30 con costumi coloratissimi che viaggiano attraverso il tempo, un gran bel cast che riunisce tre generazioni di elfi” (Sara Chiappori, "La Repubblica"). “I registi Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, entrambi impeccabili nelle parti dei due amici-nemici, hanno dato il dovuto risalto, sempre in benvenuta chiave di leggerezza, sia all'atmosfera cupa dei primi tre atti dominati dal re avvelenato dai sospetti, sia a quella bucolica degli ultimi due, con le feste campestri dove sboccia la grazia di Miranda, non senza trovate molto brillanti... Ottima la compagnia, con vari sdoppiamenti e valorizzazione dei personaggi femminili.” (Masolino D'Amico, "La Stampa") |
![]() La Direzione del Teatro Comunale Chiabrera comunica che per motivi tecnici il concerto di Alexandra Dovgan, in programma sabato 25 marzo è stato posticipato a sabato 9 aprile. I biglietti già acquistati rimangono validi anche per la nuova data. |
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